GALLERIA D’ARTE MENTANA
Via della Mosca, 5r – FIRENZE
ORIZZONTI CONTIGUI
Rassegna di Arti visive Contemporanee 2018 – 2019
A cura di
Giovanna Laura Adreani, Art Director
OPENING
Galleria d’Arte Mentana
Venerdì 14 Dicembre dalle ore 18.00
OPENING
Borghese Palace Art Hotel
Sabato 15 Dicembre dalle ore 19.00
ORIZZONTI CONTIGUI è il titolo della rassegna che verrà allestita nella città di Firenze nel periodo Natalizio. La mostra si estenderà su due prestigiosi spazi espositivi che, pur differenti tra loro, sotto il profilo della finalità, riescono a dialogare in nome dell’arte.
La storica Galleria d’Arte Mentana e il prestigioso Borghese Palace Art Hotel, struttura ricettiva quattro stelle, in questa occasione ospiteranno opere di artisti internazionali attentamente selezionati.
In questo modo il tempo e lo spazio si dilatano all’infinito inseguendo pensieri, colori e forme che, in fughe metaforiche, riportano al dialogo, per condurre un viaggio interiore ad un percorso espositivo che descriva puntualmente le tendenze artistiche contemporanee. Il clima si fa suggestivo e i cambiamenti repentini riescono ad esaltare l’omogeneità spirituale dell’intento delle due esposizioni.
Giovanna Laura Adreani – Art Director
ARTISTI IN MOSTRA
Francesca Coli, Salvatore Magazzini, Bianca Vivarelli, Luigi De Giovanni, Julie Redivo, Rosario Bellante, Audrey Trani, Camilla Vavik Pedersen, Daria Gravilina, Carla Castaldo, Roberto Loreto, Wilma Mangani, Giampaolo Talani, Sergio Benvenuti, Salvatore Fiume, Mario Schifano, Riccardo Licata, Piero Dorazio, Ugo Nespolo, Emilio Tadini, Vittorio Tessaro, Antonio Corpora
Galleria d’Arte Mentana – Via della Mosca, 5r – Firenze
Borghese Palace Art Hotel – Via Ghibellina, 174r – Firenze
Telefono +39 055 211985 Fax + 39 055211985 – 335 Cell. + 39 3351207156
www .galleriamentana.it
galleriamentana@galleriamentana.it
galleriamentana
Il silenzio della solitudine di Luigi De Giovanni
Evento organizzato in occasione della 14 Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI
Il silenzio della solitudine di Luigi De Giovanni
A cura di: Federica Murgia – e20cult – Sutta Le Capanne du Ripa
Sutta le Capanne du Ripa Piazza del Popolo 21A e Studio 22 Piazza del Popolo 22 Specchia Lecce
Apertura Mostra:
13/10/2018 ore 10:00
L’evento è organizzato in occasione della 14 giornata del contemporaneo promossa da AMACI
e20cult – Sutta Le Capanne du Ripa
13 /25 ottobre 2018
Allestimento: Architetto Stefania Branca
Il silenzio della solitudine porta l’artista a riannodare i fili dei suoi pensieri per ancorarli nella memoria e farli riemergere nel momento creativo in climi che raccontano dialoghi interiori: angosce esistenziali o ricerca di sprazzi di aspettative che necessitano d’essere fissate per uscire dai tormenti. Grovigli di sensazioni s’incrociano in racconti che trovano le linee conduttrici in garze che, ricoprendo antichi intrecci di canapa o fili del ricordo, suturano le ferite del tempo che ha deluso i sogni. Per l’artista la ricerca dell’Io si fa urgente in pennellate e segni che vogliono ammantare lo smarrimento creato dagli eventi. Così i fogli si riempiono di filati e colori: di storie che sgorgano accavallandosi e saldandosi precipitosamente sino trovare la conclusione in una catarsi che porta Luigi De Giovanni a sprofondare nei meandri dei suoi turbamenti per ritrovarsi in sensazioni di pacato rasserenamento e di sottile gioia di vivere. I racconti si librano e i fogli prendono vita su stenditoi che attraversano lo spazio seguendo il ritmo di una brezza di speranza che va oltre il tempo per dare, finalmente, voce al silenzio della solitudine.
Attività collaterali
Alle ore 18:30 Reading poetico–letterario, degli autori de “Il Raggio Verde Edizioni, sul tema della solitudine.
Per informazioni
• Telefono: 329 2370646
• Email: lmfedeg@libero.it
• Sito Web: http://www.degiovanniluigi.com/
KIKUKO “Paesaggi immaginari”
GALLERIA D’ARTE MENTANA
Piazza Mentana 2/3r – 50122(Fi) Tel. +39.055.211984
www.galleriamentana.it – galleriamentana@galleriamentana.it
Mostra Personale dell’ artista
“Paesaggi immaginari”
OPENING
Giovedì 8 Marzo 2018 ore 18:00
ORARI
Dalle 11:00 alle 13:00 / dalle 16:30 alle 19:30
Domenica e lunedì mattina: chiuso
La mostra sarà visitabile fino alle ore 13:00 del 22 Marzo 2018
Un benvenuto all’artista KIKUKO che presenta le sue ultime opere presso la galleria d’arte Mentana di Firenze.
L’artista, nelle tracce lasciate dal suo pennello, ci fa conoscere e amare la sua bella pittura piena di poesia e vivacità intellettuale.
L’artista cattura le cromie smaglianti e le traspone nei suoi paesaggi immaginari. Art director , Giovanna Laura Adreani
Sono nata a Kyoto in Giappone. Sia mio nonno che mio padre erano pittori di stile tradizionale giapponese. Disegnando immagini nel loro atelier ogni giorno, decisi nella mia infanzia che anch’io sarei dovuta diventare una pittrice. In realtà il mio primo approccio alla pittura ad olio avvenne mentre ero alunna delle scuole elementari. In seguito, ho studiato all’accademia
e ho lavorato duro in Giappone. Tuttavia, ho voluto vedere altri mondi, così sono andata a Parigi. Ho vissuto a Parigi e a Kyoto e ho lavorato a Parigi. Ho visitato l’Europa e ho capito quanto meravigliosi siano l’Europa e il Giappone. Infine sono stata in grado di trovare una originale commistione tra la pittura occidentale e quella giapponese. Vorrei guardare alla natura con un sentimento sempre più dolce da ora in poi, e continuare ad imparare e disegnare sempre di più.
Sono lieta di annunciare che le mie opere sono esposte a Tokyo (Giappone), Parigi (Francia) e Firenze (Italia).
Ho esposto in mostre in Giappone, al Salon d’Automne di Parigi ed in Francia.
Ho esposto alla Biennale di Firenze in Italia nel 2009; 2011; 2013; 2015; 2017.
Nella Biennale di Firenze 2009 ho vinto il 5 ° Premio per opere su carta.
Ho esposto in mostre personali in Giappone e a Parigi (Francia).
Mostra personale presso la galleria d’arte Mentana di Firenze nel 2017 e 2018.
KIKUKO
Pastose tracce di colore rincorrono le linee del paesaggio donando impressioni che danno significato a campiture che emergono negli accordi di orizzonti che si smorzano per diventare essenza narrativa. Nelle sue opere l’artista interagisce con la religiosità che è propria dei luoghi dove trova l’afflato e ne segna sinteticamente le cose in combinazioni di colore che coinvolgono in un’affascinante compenetrazione nella natura. La pittura di Kikuko Uda si manifesta in un racconto d’ideale pittorico che, trovando ispirazione negli scorci che lasciano intuire panorami amati e diventati, poi, profili vedute, lascia trasparire il suo animo immalinconito in introspezioni che danno valore a una solitudine ricercata come sintesi di vita. Nei suoi dipinti si stagliano i verdi incupiti, dove s’intravvedono tocchi di frutti di speranza che prendono forma in intensi rossi smorzati. I gialli rosseggianti pare attendano i toni grevi dell’autunno. Macchie coloristiche che emergono in campiture che mantengono tracce di contaminazioni cromatiche che sono quelle proprie, dei luoghi che si amano. Il tempo che scorre con i suoi ritmi costanti è nelle linee di nostalgia rappresentata dai presagi dei climi dell’imbrunire che paiono essere presenti in tutti i momenti pittorici dell’artista capace di rendere i luoghi, in forme segnate dai silenzi della natura, intrisi di spiritualità.
Federica Murgia
Pasty traces of color chase the lines of the landscape giving impressions that
give meaning to background paintings that emerge in the horizons of agree-
ments that breaks to become essence narrative. In her works the artist inte-
racts with the religiosity that is typical of the places where she finds the ins-
piration and it synthetically marks things in color combinations that involve
a fascinating intermingling in nature. The painting by Kikuko Uda is mani-
fested in a tale of pictorial ideal that, finding inspiration in glimpses that hint
beloved landscapes and become, then, views profiles, reveals his soul for-
lorn in insights that give value to a sought solitude as a synthesis of life. In
her paintings the green darkened stands out, where glimpsed hints of fruits
of hope that take shape in intense red muted. Yellow seems reddish await the
autumn heavy tones. Coloristic spots emerging in background paintings that
retain traces of chromatic contaminations that are own of the places you love.
The passing time with its constant pace is in the nostalgic li-
nes represented by omens of nightfall climates that seem to be pre-
sent in all the artist’s pictorial moments capable of making the pla-
ces, in forms marked by the silence of nature, imbued with spirituality.
Federica Murgia
Le vie dell’arte
P.zza Mentana 2/3 r – 50122 (Firenze)
tel. 055.211985 – Fax. 055.2697769
www.galleriamentana.it
galleriamentana@galleriamentana.it
Le vie dell’arte
Inaugurazione: Sabato 8 novembre 2014 ore 18.00
La storica galleria d’arte Mentana,opera nel cuore del centro storico di Firenze, nell’omonima piazza tra il Ponte Vecchio e la galleria degli Uffizi. Oltre ad interessarsi di artisti storicizzati, la galleria si occupa in particolare di promuovere e divulgare nuovi talenti dell’arte contemporanea.
art Director, Giovanna Laura Adreani
Interno Galleria
Artisti:
Carlo Guidetti – (ITALIA) – Archeologia agricola – Digitale su pannello
Cornel Vana – (ROMANIA) – Concerto, olio su tela.
Yasuyuki Saji – (GIAPPONE) – Donna con abito rosso – Olio su cartone telato
Luciano Borin – (ITALIA) – Le amiche – Pastello su carta
Orario: 11.00/13.00 – 16.30/19.30
Domenica e lunedì mattina chiuso
Sabato mattina su appuntamento
la mostra sarà visitabile
fino al 30 novembre 2014
INDIVIDUAZIONI 2010
Galleria D’Arte Mentana
di Giovanna Laura Adreani
Piazza Mentana, 2 – 3 – 4r.
50122 – Firenze
tel. +39 (0)55 211985
fax. +39 (0)55 2697769
cell. +39 335.1207156
galleriamentana@galleriamentana.it
Inaugurazione Sabato 20 febbraio 2010 ore 18,00
20 febbraio – 11 marzo 2010
Individuazioni 2010
La mostra “Individuazioni” è un’occasione riservata, da Giovanna Laura Adreani, ad artisti da lei scelti, con la finalità di presentarli, al pubblico di Firenze, in una galleria apprezzata, che ha grande importanza nel panorama artistico.
In quest’edizione la Direttrice propone un gruppo molto interessante. Artisti differenti sotto il profilo stilistico ma che, con le loro opere e con i loro linguaggi, sanno coinvolgere gli spettatori.
Artisti: Sante Abbinente, Paola Balestra, Giordana Bussoli, Marcello Franceschini, Nicolina Giunca, Ilaria Gonnelli, Alessandra Politi, Matteo Procaccioli.
Sante Abbinente.
Una fuga dalla realtà che vuole vincere la solitudine dell’essere.
Nella sua pittura si coglie l’evasione dalle routine che s’incontra con la ricerca del colore. La sua è una gran libertà espressiva che trova forza nell’allontanamento dai canoni. Graffi, abbozzi gestuali concorrono a creare dei climi che vogliono dare significato alle angosce di un uomo in una società, tecnologica, che và troppo di fretta. L’artista racconta la solitudine e la ricerca, sognata, del ritorno al semplice: alla natura. Il suo mulino, dalle pale immense che utilizza l’energia per illuminare il faro è una speranza di fuga dal reale, dal grigio di una vita che impedisce i sogni.
Paola Balestra
Colori che sprigionano l’animo creativo
La ricerca dello spazio – tempo dell’Io s’interseca in un volo di colori che sprigionano l’animo creativo di Paola Balestra. Nelle sue opere viene descritto il moto perpetuo della natura che si manifesta nei suoi cicli. Una nebulosa racconta l’immenso universo e la piccolezza dell’uomo. I colori, solo apparentemente dati in modo casuale, prendono significato d’armonia e dissonanza dell’esistere. La spiritualità si affaccia con un angelo, compagno e guida, che ci ricorda la caducità della vita. I suoi sono getti di colore per esplorare le galassie dell’inconscio in una liberazione dello spirito.
Giordana Bussoli
La poesia dei colori che interpretano la vita.
I fiori sono per l’artista racconti di sogno, colori che illuminano e diventando metafora.
La sua pittura è un morbido accarezzare, con lievi tocchi di pennello, i soggetti che prendono forma. E’ la ricerca delle ombre, parte scura della vita, per trovare la luce della gioia. Per Giordana Bussoli il fiore è il rosa di vita che avanza, danzate di liete speranze.
I colori si sfumano nella ricerca dell’intimo e si contrastano con sfondi di scuro: intimità di
ansie malcelate. E’ un tuffo alla scoperta dell’apparente calma e dell’attesa che sembra avvolgere l’intera opera dell’artista.
Marcello Franceschini
I colori grevi di una tranquillità apparente
Nelle opere di Marcello Franceschini i segni e le pennellate sono la forza di racconti di ricordi. Il ritratto di una donna che si pettina con aria sognante, nell’opera “Allo specchio”, descrive la routine di una vita lontana dai desideri antichi. Il tenero amore descritto in “I love you” sembra essere un rifugio per allontanarsi dai tormenti. La rappresentazione del mondo dell’artista è riportata con armonie di colori grevi che riconducono ad una tranquillità apparente. Figure dall’aria triste e malinconica parlano di delusioni che impediscono la speranza e la libertà, anche, dei sogni.
Nicolina Giunca
Nell’architettura del supporto una genesi di vita.
Le strutture, forme intime, del truciolato di legno emergono per raccontare il suo esistere. La storia dei segni, cicli di vita delle tavole, in genere rinchiusi senza speranza d’emersione, viene disvelata in un’intima unione con il soggetto dell’opera. La compenetrazione assoluta che vi si legge riporta alla natura che si manifesta in un divenire continuo. Le pennellate espressive, ricompongono immagini frantumate e raccontano la simbiosi dei sentimenti con la genesi dell’opera. La spiritualità prende forma dando un clima di magia ai soggetti evocati.
Ilaria Gonnelli
Il particolare per raccontare il tutto.
Pittura e scultura dove ogni figura, o parte di essa, assume ed ha un suo significato. All’artista basta un poetico frammento per far immaginare l’intero. L’amore è la linea conduttrice della sua opera e si concretizza nella poesia di un seno, scorcio che parla di donna, di madre. In una conchiglia che sussurra il mare facendo sognare i profumi e l’infrangersi delle onde. Le sue opere, fatte di simboli, trovano ispirazione nel classico ritrovato, sono solo a prima vista realiste ma sprigionano, significati oltre l’apparenza e grande calore formale e comunicativo.
Alessandra Politi
Totem evocativi della spiritualità della vita.
Nell’opera dell’artista c’è la ricerca dell’ancestrale che appare nell’essenzialità delle geometrie che s’ispirano alla natura. Evoca ricordi di sentimenti semplici ma fondamentali per giustificare il senso della vita. Nelle sue sculture si ritrova la religiosità e la ricerca della parte più intima dell’essere umano. I suoi totem, ieratici ed evocativi, sono simbolo d’identificazione con lo spirito della natura ed i suoi ritmi. L’eleganza stilistica, il lirismo del segno e i colori alternati in ritmi regolari enfatizzano le forme levigate in una genesi della vita che sa di marino.
Matteo Procaccioli
Le forze dell’inconscio che si materializzano.
I colori, tendenti all’acido, manifestano la forza dell’istintività: Es che prende forma. I climi gotici di getti di colore, i motivi, le textures scelte, fanno pensare ad una ricerca interiore per superare la carnalità della vita. I continui riferimenti ai misticismi orientali, le maschere di farfalle, conflitti di simmetrie, parlano della psiche. Nelle sue opere ”Io ed Es” manifestano l’ondivagare dell’essere umano in una guerra interiore che non lascia spazio a vincitori. Ecco le maschere, finzioni innaturali, dell’uomo che vive nell’apparire tenendo, spesso, nascosta la bellezza dell’essere.